domenica 23 maggio 2010

“Viaggio nel Tempo”



Nelle vicinanze della metropolitana di Holborn a Londra si estende un lungo tunnel sotterraneo inaugurato nel 1906. Chiuso al pubblico dal 1952, il Kingsway Tram Subway è un passaggio sotterraneo per tram di inizio secolo: qui il giovane Conrad Shawcross, stella nascente dell’arte britannica, ha creato la suggestiva INSTALLAZIONE CHORD, un arcobaleno di fili sospesi nel centro del tunnel abbandonato.

In un luogo simbolo dell’evoluzione delle tecnologie e dell’avanzare inarrestabile della modernità (i tram, troppo lenti e poco capaci, furono lentamente rimpiazzati dalla metropolitana e dai bus dagli anni Trenta), Shawcross ha installato due lente macchine rotanti che intrecciano 324 fili per creare una lunga corda colorata.

Muovendosi lungo i vecchi binari del tram e allontanandosi poco a poco l’una dall’altra, le due macchine rendono visibile il tessuto del tempo nello spazio. Ogni ora, infatti, producono 20 centimetri di corda, ovvero sei metri al giorno.


INFORMATICA: LUOGO DEL SALTO

Ritengo essere questo un esempio di quanto la Tecnologia, come protesi inventata dall'uomo, possa servire come apertura conoscitiva di altre dimensioni.

.."Non si dà Spazio senza Tempo"..
Lo spazio è un intervallo percorribile e il modo di conoscerlo è il TEMPO.

martedì 4 maggio 2010

"AFFIORAMENTI"

RESIDUI COME RISORSA PER RIPENSARE IL PAESAGGIO


". . .ora la bellezza del termine affioramento è nel suggerire un processo di disvelamento "al contrario". Come se il progetto si debba formare certo attraverso stratificazioni, ma invece che attraverso una modalità "dall'alto al basso" con una modalità dal "basso all'alto". Come un insieme di strati che affiorino, che emergano….."

I rapidi mutamenti a cui i luoghi sono soggetti, consumano territorio lasciando attorno a sé degli spazi residui, dal significato sospeso.
Ritagli, scarti, sono spazi che si offrono come ‘riserve’, aperti all’immaginazione e alla libertà creativa, nei quali praticare nuovi modi d’uso ed elaborare un pensiero, e dove spesso emergono tracce di un passato che sembrava cancellato, ma che invece si rivela essere presente e imprevisto. Ricerca di una nuova geometria dello spazio architettonico che prende forma attraverso una sequenza di approssimazioni successive dove il risultato finale è ripercorribile in senso contrario spiegabile atraverso un itinerario creativo che affonda le sue radici nel "luogo"/terra del progetto.

Piazza Cannaregio 1978 di Eisenman utilizza la compresenza di strati appartenuti al passato della città di Venezia per ibridarli in punti strategici con l’innesto di elementi di progetto attuali.